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mercoledì 3 dicembre 2014

Das Fernweh

 Non avrei mai immaginato di poter trascorrere due mesi della mia prima estate da maggiorenne in un paese straniero, così lontano dalla mia vita fino a quel momento. Eppure a volte la vita ci sorprende, gli dei ci offrono delle occasioni che noi dobbiamo sempre saper cogliere.
Una volta, in seconda superiore penso, una grande professoressa di matematica che tutt'ora stimo molto mi disse: "Certe prove sono poste a persone che ne sono all'altezza."

Da quel giorno ho sempre pensato che le sfide che si presentano sulla strada di ognuno siano già calibrate in base alla nostra persona perciò è necessario affrontarle di petto. Avrei trascorso l'estate a Stoccarda. Non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe cambiata per sempre.
Ho abitato in una famiglia tedesca "lavorando" come ragazza alla pari; ovvero facendo la babysitter e aiutando nei lavori domestici. Ma le fortune non erano finite: dato che la mia "mamma tedesca" era un'insegnante in un liceo ho avuto la possibilità di frequentare le lezioni degli alunni della mia età per tutto il mese di luglio. Inutile dirlo, subito ho conosciuto persone carinissime e disponibili che non mi hanno mai fatta sentire esclusa. In breve tempo la nostra amicizia si è approfondita e ogni lasso di tempo libero lo passavo con loro:a volte andavamo insieme alle feste, altre volte uscivamo per mangiare qualcosa altre ancora solo per parlare e ridere insieme; la lingua non era affatto un ostacolo bensì una sfida sempre nuova e spesso una grande soddisfazione.
Così due mesi della mia vita sono volati tra bamibini, feste, cucine, amici, campeggi e tanto entusiasmo. Si, dopo quest'esperienza sono cambiata.
Quando si parte si entra in un mondo nuovo, un mondo così diverso da quello abituale, le cose che ci lasciamo alle spalle sembrano più piccole come i problemi e tutto si vede da un'altra prospettiva.
Se all'andata nella mia valigia c'erano molte felpe e tanti jeans ora non è più così, è cambiata.
Gli stessi vestiti sì, ma occhi nuovi, le stesse scarpe, ma nuove strade da intraprendere.
Dalla Germania porto con me visi nuovi, occhi blu, un po' di fuoco della notte, qualche neurone in più e un amore, che rende la mia valigia molto pesante.

Polina Levchenko

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