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mercoledì 19 novembre 2014

I Cento Passi


Titolo: I Cento Passi
Regia: Marco Tullio Giordana
Genere: Drammatico, biografico
Anno: 2000



'Sei andato a scuola, sai contare?'
'come contare?'
'Come contare.. uno,due,tre,quattro. Sai contare?'
'Sì,so contare'
'E sai camminare?'
'So camminare'
'Contare e camminare insieme lo sai fare?'
'Si, penso di sì'
'Allora forza, conta e cammina'

I due fratelli protagonisti del dialogo cammineranno e conteranno insieme fino a quando non conteranno cento: a Cinisi "Cento Passi"  distano da casa loro a quella del boss mafioso Tano Badalamenti.
 Come il regista fa sottolineare alla fine del film, cento passi sono appunto la linea impercettibile che separa i due mondi i siciliani: quello della malavita e quello della gente "per bene". Peppino, martire della denuncia e lotta politica siciliana dei primi anni settanta, cerca di sradicare le proprie radici di sangue e culturali (provenendo da una famiglia mafiosa), spesso in modo del tutto fallimentare, ma la sua lotta è un urlo straziante che porta il peso dell'intera isola maggiore, la ribellione ai suoi fantasmi più antichi e inconfessabili.
La lotta che Peppino porta avanti contro il padre e contro i boss mafiosi può sembrare solo un confronto di tipo ideologico, a primo impatto, ma scavando più a fondo emerge un ragionamento intimo e personale: la libertà individuale che Peppino vuole ottenere, per se stesso, per suo fratello, per i suoi figli, per tutti. Nel film c'è anche la descrizione del conflitto familiare che Peppino deve affrontare, 
Questo film non racconta la classica storia che condanna la mafia, quest'opera parla dell'illusione giovanile di un ragazzo,della voglia di cambiare il mondo, pensando di esserne la vergogna di appartenere alla propria famiglia. 
Critiche troppo severe sono calate sull'opera di Giordana. Tanti dicono che sia un film militante, ideologicamente troppo esplicito, troppo dalla parte sinistra del campo. I critici fanno riferimento alla colonna sonora e al saluto a pugno chiuso durante il funerale di Peppino, a frasi e simboli. Mi permetto di dissentire: I Cento Passi non è un film militante o di propaganda politica: è un film di denuncia socialeche ci fa capire come la lotta contro la mafia sia un valore, non una presa di posizione politica;un valore che tutti dovremmo avere indipendentemente dalla 'parte del campo' in cui si è deciso di stare.


Claudia Leone



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