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sabato 21 febbraio 2015

GINO BARTALI: L'UOMO CHE CORREVA PER SE STESSO E PER LA SUA NAZIONE

Alcune volte si cade nell’errore di non concepire lo sport come un fattore determinante della storia. Si pensa che esso sia fine a se stesso, che sia solo un divertimento e niente di più e che, quindi, lo sport sia una cosa e la storia ne sia un’altra completamente differente. A partire dalla fine del ventesimo secolo, la storia dello sport e la "Storia" vera e propria si sono spesso mescolate, fuse e completate. L’una ha modificato l’altra: se è facile pensare che la Storia abbia influenzato lo sport, basti pensare ai vari campionati sportivi sospesi durante le guerre mondiali, è ben più difficile immaginare come sia potuto capitare il contrario, ovvero come lo sport abbia potuto modificare la Storia. Molti avvenimenti sportivi, e in particolare molti uomini e donne dello sport, hanno saputo modificare il corso degli eventi.


Ai giorni nostri, quando si parla di sport e in particolare di calcio, una delle domande più frequenti è: “E tu per quale squadra tifi?”. Se, invece, parlate con i vostri nonni, molto probabilmente vi diranno che ai loro tempi la domanda più posta in ambito sportivo era: “Bartali o Coppi?
Gino Bartali e Fausto Coppi, “Ginettaccio” e “l’Airone”, ovvero due dei ciclisti più forti e famosi di tutti i tempi.  Come hanno potuto due semplici persone con la passione per le biciclette cambiare il corso della Storia?