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mercoledì 3 dicembre 2014

La Décheance

La contemplazione romantica del Nulla, ovvero il Void



Mentre piangevo ieri notte, ho preso carte e penna e ho deciso di deliziarli con il mio pensiero.
Sono giunto alla conclusione meravigliosa che soffro di bovarysmo e che son stato strappato dal casto e lurido prato del mio secol natìo per eseer trapianto nel colorato e insipidissimo vaso di un secolo alieno.
Io sono un individuo romantico: un essere raziocinante che usa parole, non termini. Simbolismo e misticismo sono il mio pane quotidiano. Mi ritrovo nei concetti Romantici di isolamento dalla società, di puro contatto biologico e spirituale con la Natura.

domenica 30 novembre 2014

In Anteprima Assoluta, uno dei racconti in prosa di :Voidology: , in uscita ad Aprile 2015

Racconti preonirici 

Il ragazzo si annoiava molto.
Aveva deciso di annoiarsi e ci stava riuscendo.
Guardava alternativamente e senza uno schema tangibile fuori dalla finestra allo schermo del Mac e alle carte.
Muoveva la testa senza fretta, ma al contempo con una velocità non mortifera tale da creare quella impressione di sdegno che hanno i gatti e soltanto i gatti.
Fuori dalla finestra le stagioni si stavano mescolando come cavallette di specie diverse. Creavano turbinii che mescolavano dettagli di entrambe, fino a che si creano varianti nuove e non simili in alcun modo alle precedenti. Il sole invadeva arrogante il terrazzo delicatamente vuoto, facendo capolino dalle foglie degli alberi di fronte. Lui poteva chiaramente scorgere i rami più alti senza muoversi dalla porta finestra, dato che si trovava al secondo piano.